L’AIFA ha concesso il regime di rimborsabilità a icosapent etile, nuova molecola indicata per il trattamento del rischio cardiovascolare residuo, messa a punto da Amarin.
“Il trattamento del colesterolo LDL rappresenta una componente essenziale nella gestione del rischio cardiovascolare, ma per i pazienti con rischio residuo non è sempre sufficiente – osserva Pasquale Perrone Filardi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia, SIC -Anche quando il colesterolo LDL è controllato, infatti, l’elevato livello di trigliceridi ci indica la presenza di un rischio aterogeno che contribuisce significativamente all’insorgenza di nuovi eventi cardiovascolari. Icosapent etile è la nuova entità chimica che mancava all’attuale armamentario terapeutico per il trattamento del rischio cardiovascolare”.
“In Italia circa il 20% delle 170.000 sindromi coronariche acute annuali va incontro a recidiva entro un anno – aggiunge Francesco Dentali, Presidente Società Scientifica di Medicina Interna, FADOI –Studi clinici hanno dimostrato che icosapent etile è in grado di ridurre significativamente la ricorrenza di eventi cardiovascolari multipli, fornendo così una soluzione a lungo attesa dai pazienti e dai medici. Grazie a un meccanismo multifattoriale che agisce su infiammazione, stato trombotico e trigliceridi, riduce la mortalità per cause cardiovascolari del 20% e il rischio di eventi cardiovascolari del 25%”.
Lo studio REDUCE-IT ha dimostrato che icosapent etile è in grado di ridurre in maniera statisticamente significativa gli eventi cardiovascolari in pazienti trattati con statine e trigliceridi elevati nonostante un buon controllo del colesterolo LDL. Questo farmaco è stato ben tollerato, con un profilo di sicurezza in linea con quello del placebo.
I risultati clinici ottenuti con icosapent etile hanno portato a raccomandazioni da parte delle principali linee guida europee e internazionali, tra cui le congiunte ESC/EAS del 2019, le linee guida ESC Prevention 2021, le più recenti ESC 2023 per la gestione del paziente diabetico e con sindrome coronarica acuta e ESC 2024 per la gestione del paziente con malattie arteriose e aortiche periferiche (PAAD).
“Grazie ai risultati clinici ottenuti, icosapent etile è oggi raccomandato da numerose società scientifiche internazionali – sottolinea Fabrizio Oliva, Presidente Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) – Come società scientifica dei medici cardiologi ospedalieri, riconosciamo il valore di questi risultati e il ruolo innovativo di icosapent etile, l’unico trattamento ad aver dimostrato la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari in pazienti in prevenzione secondaria a rischio alto/molto alto, con trigliceridi elevati nonostante un buon controllo del colesterolo LDL”.